
Paolo VI ha detto parole importanti su questo argomento: “il canto del popolo deve, perciò ritrovare tutta la sua forza e stare al primo posto. Purtroppo non sempre è dato vedere lo spettacolo meraviglioso di tutta un’assemblea pienamente attiva nel canto. Troppe bocche rimangono mute, senza sciogliersi nel canto. Troppe celebrazioni liturgiche rimangono prive di quella mistica vibrazione, che la musica autenticamente religiosa comunica alle anime aperte e sensibili dei fedeli, […] aiutare a sostenere la partecipazione dei fedeli alla liturgia con canti facili, con la ricerca di forme nuove e non indegne del passato, con la valorizzazione del patrimonio musicale antico, procurando che tutto sia intonato ai vari momenti delle celebrazioni e ai periodi dell’anno liturgico, e sia capace di esprimere il sacro e di toccare la sensibilità religiosa degli uomini del nostro tempo”.
Paolo VI delineava così un programma musicale per le nostre comunità: canti facili, forme nuove non indegne del passato, valorizzazione del patrimonio antico, tutto intonato ai vari momenti della celebrazione, attenzione all’Anno Liturgico, canti che esprimano il sacro, canti attenti alla sensibilità religiosa degli uomini di oggi.
Il grande papa ha toccato tutti gli argomenti ancora sul tappeto; temi che vanno messi in agenda della chiesa italiana e dei nostri vescovi. Primo passo, educare i fedeli a pregare cantando; ancora il canto è visto come musica, note, spartito e non come un atto rituale della celebrazione. Il canto dell’assemblea deve far parte dell’educazione liturgica dei cristiani; è un canto-rito che realizza una buona celebrazione; dovrà essere un canto che ubbidisce ad una regia celebrativa più ampia. Oggi il canto nella liturgia è ancora considerato un optional, un abbellimento, un soprammobile.

Anche in questo numero diverse proposte musicali. Tra i canti diverse novità: “Proclamerò la tua Parola” composto da Suor Maria Alessia Pantaleo (AJC) specifico per il conferimento del ministero del lettorato, “Troppo tardi ti ho amato” composto Don Antonio Parisi su testo di Sant’Agostino di Ippona, e due antifone di ingresso per il Tempo Ordinario composte da Suor Maria Francesca Pillon (OSC Urb). Alle novità si aggiungono elaborazioni e arrangiamenti di canti già conosciuti dalle nostre assemblee.
Come ormai consuetudine sono molti i collaboratori che hanno messo a disposizione la loro firma per questo nuovo numero della rivista online raggiungibile all’indirizzo web www.psallite.net: (in ordine alfabetico) Giacomo Baroffio Don Peppino Cito, Fra’ Domenico Donatelli (OFM Cap), Donato Falco, Roberta Frameglia, Don Graziano Ghisolfi, Agostino Maria Greco, Mons. Angelo Lameri, Sabino Manzo, Francesco Meneghello, Suor Lucia Mossucca, Mons. Massimo Palombella (SDB), Suor Maria Alessia Pantaleo (AJC), Suor Maria Francesca Pillon (OSC Urb), Don Pierangelo Ruaro, Gian Vito Tannoia. Completano i contributi i responsabili della rivista, Don Antonio Parisi e Carlo Paniccià. Particolare cura nelle immagini a corredo degli articoli, gentilmente messe a disposizione dalla Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, dalla Diocesi di Cremona e da Antonella Chiarappa.
A questo numero sono collegate le registrazioni audio dei canti proposti grazie alla Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata, dell’Ensemble “Nova Gaudia” diretto da Francesco Meneghello, dell’Ensemble “Florilegium Vocis” diretto da Sabino Manzo; sono ascoltabili facendo clic sul menu “Audio” oppure al link diretto.