Il concerto di Natale “Attorno al Presepio” della Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata ha come filo conduttore l’adorazione dei pastori al Bambino Gesù.
Perché i pastori? Dalle opere ebraiche risulta che i pastori e i mandriani avevano una posizione sociale infima nell’Israele del primo secolo. Ciò era dovuto in parte al fatto che erano sempre nei campi e quindi non erano in grado di rispettare tutte le regole religiose, e in parte al fatto che conducevano le pecore a pascolare sui terreni altrui senza permesso. I pastori non erano visti solo come persone povere o semplici, ma erano anche degli emarginati. Gesù è venuto per i poveri e i bisognosi, gli umili e gli oppressi, gli emarginati, i lontani. Il messaggio è che tutti sono bene accolti e che la salvezza è per tutti.
Il repertorio musicale vuole aiutare a riflettere e meditare su questo Tempo di Natale con una proposta non scontata, da ascoltare con attenzione.
Due raccolte: i villancicos natalizi del “Cancionero de Uppsala” e il “Dialogo de’ pastori al Presepe di Nostro Signore” di Giovanni Francesco Anerio.
Il “Cancionero de Uppsala”, conosciuto anche come “Cancionero del Duque de Calabria” o “Cancionero de Venecia”, è una raccolta di composizioni musicali polifoniche dell’epoca rinascimentale. La raccolta di villancicos, canti popolari in lingua catalana e spagnola, fu composta per la maggior parte da autori anonimi nella prima metà del XVI secolo e fu data alle stampe in molteplici copie nel 1556 a Venezia da Geronimo Scotto, uno dei più famosi stampatori dell’epoca. L’unica copia a stampa oggi esistente è quella rinvenuta nel 1909 nella biblioteca dell’Università di Uppsala in Svezia.
L’episodio evangelico dell’adorazione dei pastori al Bambino Gesù è diventato un oratorio di Giovanni Francesco Anerio, su testo volgare di cui ignoriamo l’autore, il “Dialogo de’ pastori al Presepe di Nostro Signore” (1600). Come per il “Cancionero de Uppsala”, rimane oggi una sola copia a stampa conservata in Italia dalla Biblioteca “Panizzi” di Reggio Emilia.
Giovanni Francesco Anerio, allievo di Giovanni Pierluigi da Palestrina e, ancor prima, fanciullo cantore nella Basilica di San Pietro in Roma, fu gesuita, presbitero e musicista.
Il concerto prevede l’esecuzione della Cappella Musicale della Cattedrale di Macerata accompagnata dall’ensemble strumentale “ModernAntiqua” composto da fiati, archi e percussioni.
PROGRAMMA
- PUER NATUS EST NOBIS (ignoto) – coro
introito gregoriano della Messa dell’Aurora del giorno di Natale - GAUDETE (ignoto) – coro e percussioni
dalle “Piae Cantiones” 1582 - RIU RIU CHIU (attribuito a Mateo Flecha el viejo, 1481-1553) – coro e percussioni
dal “Cancionero de Uppsala” (1556) - VERBUM CARO FACTUM EST (attribuito a Mateo Flecha el viejo, 1481-1553) – coro, strumenti e percussioni
dal “Cancionero de Uppsala” (1556) - DADME ALBRICIAS – coro, strumenti e percussioni
dal “Cancionero de Uppsala” (1556) - NO LA DEVEMOS DORMIR – coro, strumenti e percussioni
dal “Cancionero de Uppsala” (1556) - YO ME SOY LA MORENICA – coro, strumenti e percussioni
dal “Cancionero de Uppsala” (1556) - SEÑORES EL QUES NASÇIDO (attribuito a Pedro de Pastrana, 1490?-1558) – coro, strumenti e percussioni
dal “Cancionero de Uppsala” (1556) - DIALOGO DE’ PASTORI AL PRESEPE DI NOSTRO SIGNORE (Giovanni Francesco Anerio, 1567-1630) – coro, strumenti e percussioni
oratorio a 3 voci (Roma, Simone Verovio, 1600) - NIÑO LINDO (ignoto) – coro e percussioni
canto tradizionale natalizio venezuelano - ASTRO DEL CIEL (F. Gruber, 1787-1863) – coro
armonizzazione di Carl F. Reinecke (1824-1910) - ADESTE FIDELES (ignoto) – coro, strumenti e percussioni
Scheda tecnica del concerto disponibile su richiesta